domenica 3 agosto 2008

Unione Sarda: in sardegna crisi disoccupazione

Aumentano i disoccupati, peggiora la qualità del lavoro: i contratti a tempo determinato sono cinque volte superiori ai posti fissi, il lavoro femminile si ferma a circa il 30%

Tra la fine del 2007 e i primi tre mesi del 2008 altri 18mila sardi si sono aggiunti alla lista dei senza lavoro. E’ l’emergenza di un’economia “ferma”, dove il tasso di occupazione è aumentato di appena lo 0.2%, il precariato dilaga e l’unico segnale leggermente positivo arriva dal settore dei servizi ma solo nel Nord Sardegna e a fronte di un calo in agricoltura e industria.

LE AREE DEBOLI. La rilevazione del Centro Studi de L’Unione Sarda conferma inoltre le difficoltà del centro Sardegna (nuorese, oristanese, Ogliastra), che restano le aree più deboli del sistema economico e produttivo isolano. Il nuorese e l’ogliastra con circa un punto percentuale in più nel tasso di disoccupazione rilevato nel 2007 (dal 9.5 al 10.8); l’oristanese con il 10% (era al 13.2 nel 2006 quando si replicò il record negativo del 2003). Va meglio a Cagliari, Sassari e Olbia: le aree del nord hanno una disoccupazione nell’ordine del 10% (come nel 2006) quelle meridionali del 9.4.

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