martedì 6 ottobre 2009

A Sassari Coldiretti lancia l'allarme: in Sardegna produrre latte di pecora non è più conveniente

La Coldiretti rilancia l'allarme: produrre latte non è più conveniente e diminuisce il patrimonio ovino sardo che si è ridotto negli ultimi anni di 380000 capi. Non più 3 milioni di pecore ma 26200000. Il dato è stato reso noto a Sassari durante un incontro tecnico tra Coldiretti, Assessorato regionale all'agricoltura e cooperative di allevatori del nord Sardegna, il territorio dove si concentra il numero maggiore di aziende. In cima alla lista dei problemi da affrontare quello della produzione di latte ovino, di cui il 77% è utilizzato per produrre pecorino romano e le risorse messe in piedi per il programma di sviluppo rurale 2007-2013. Secondo Coldiretti l'Unione Europea aiuta con vigore il latte vaccino mentre si risconta un progressivo calo del prezzo del latte ovino sul mercato. Oggi in Sardegna un litro di latte costa alle aziende un euro e dieci centesimi: questo è il dato da cui si deve partire per un riconoscimento del lavoro ci chi fa pastorizia. L'assessore regionale Prato ha detto che la regione sta facendo la sua parte cercando di favorire l'ammasso del latte e ha stanziato 5 milioni di euro per i consumi interni e altri 5 per sostenere la produzione , fondi che sia aggiungono 1i 18 milioni di euro del programmi di sviluppo rurale che vanno a liquidare indennità compensative e domande di aiuto per il miglioramento del benessere degli animali

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