sabato 30 luglio 2011

Cappellacci protesta contro il governo e minaccia di uscire dal PDL, ma sui precari ha torto marcio

Va in scena il Cappellacci furioso: il presidente della Regione sarda minaccia di restituire la tessera del PDL e abbandonare il partito a causa della decisione del Governo di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la norma salvaprecari e sulle entrate. Personalmente dubito che Cappellacci abbia il coraggio di andare fino in fondo giacché deve tutta la sau fortuna proprio a Berlusconi. Ma entrando nel merito se si ha paura delle conseguenze del pronunciamento della Consulta significa che non si ha la coscienza proprio a posto: nello specifico la normativa sulle entrate compartecipate richiede la concertazione con il governo il questo caso è mancata; per quanto riguarda la norma salvaprecari essa è palesemente incostituzionale giacchè in barba al dettato della Costituzione che esige il ricorso al concorso pubblico per l'accesso nella pubblica amministrazione viene fornita una corsia preferenziale di ingresso per le clientele generate dai partiti e dai sindacati che evidente il Cappellacci considera utili foraggiare a dispetto di un funzionamento trasparente e efficiente della cosa pubblica.

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