mercoledì 2 maggio 2012

Referendum anti province: anche il tribunale di Cagliari respinge il ricorso dell'UPS

Il tribunale di Cagliari respinge anche l'ultimo ricorso contro i referendum anticasta: domenica 6 maggio si voterà regolarmente per tutti e dieci i quesiti, compresi quelli sull'abolizione delle quattro Province regionali istituite nel 2000. L'ennesimo ricorso dell'Ups (Unione Province Sarde) era stato presentato al Tribunale di Cagliari dopo il pronunciamento del Tar Sardegna che aveva sancito il difetto di competenza del Tribunale amministrativo. Il giudice Maria Teresa Spanu però non ha condiviso l'interpretazione dei ricorrenti: le nuove Province di Carbonia-Iglesias, Ogliastra, Medio Campidano e Olbia-Tempio nate con legge regionale, sono abrogabili come qualsiasi altra legge regionale con un referendum. Cade così, dunque, l'eccezione di costituzionalità dell'UPS secondo cui per abrogare le nuove province sarebbe stato necessario una procedura legislativa rafforzata. I sardi saranno dunque chiamati a pronunciarsi su 10 quesiti referendari, il 6 maggio prossimo, come stabilito dal decreto del presidente della Giunta Ugo Cappellacci, cinque abrogativi e 5 consultivi; i temi dei quesiti sono l'abolizione delle province ( referendum abrogativo per le nuove province, consultivo per quelle storiche), l'elezione diretta del presidente della Regione attraverso le primarie, la riscrittura dello statuto sardo, sull'indennita' spettante ai membri del Consiglio regionale della Sardegna e il rimborso delle spese di segreteria, all'abolizione dei consigli di amministrazione degli Enti strumentali della Regione e alla riduzione del 50% dei consiglieri regionali, ovvero da 80 a 40. Il quorum necessario per conferire validità alla consultazione referendaria è del 33% dei votanti.

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