venerdì 24 luglio 2009

In Sardegna il picco del caldo: 46 gradi a Valledoria

La Sardegna colpita dagli incendi è la regione in cui si sono registrati i picchi delle temperatura in Italia. La colonnina di mercurio ha oltrepassato la soglia dei 40° in diverse zone: La temperatura più alta è stata registrata a Valledoria con ben 45 gradi. Seguono Ozieri e Berchidda (43), Oristano, Sassari e Olbia (42), Iglesias e Giave (41), Nuoro (38).
Secondo le rilevazioni dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, un anticiclone di origine africana domina sul Mediterraneo.: questo ha determinato Un flusso di aria calda, ma secca, che dal Nord Africa ha investito l'Isola determinando la forte crescita delle temperature.

Due morti nella Sardegna devastata dagli incendi

Anche quest'anno l'isola devastata dagli incendi. I roghi devastano la sardegna da nord a Sud e ieri si sono dovuti anche registrare due morti. Due pastori uno di Pozzomaggiore carbonizzato, e l'altro di Mores colto da infarto, entrambi mentre cercavano di mettere in salvo le loro pecore

(AGI) - Cagliari, 24 lug - Sono sei le aree ancora interessate dal fuoco, che ieri ha fatto due vittime, in Sardegna. Le operazioni di bonifica sono rese difficili dalla vastita' dei territori colpiti dalle fiamme e dal vento che, da stamattina, soffia da nord ovest, anche se al momento con moderata intensita'. Nel territorio di Arbus (Medio Campidano), dove ieri il fuoco ha minacciato la spiaggia di Scivu e la colonia penale di Is Arenas, stanno operando alcuni elicotteri del servizio regionale, oltre alle squadre a terra. Due canadair sono impegnati in Gallura, a Loiri e Budoni. Un altro aereo della protezione civile sta operando nella zona tra Semestene e Pozzomaggiore, nel Sassarese, che al momento e' quella dove la situazione appare piu' critica. Un canadair della protezione civile nazionale lavora per domare gli ultimi focolai nel monte Arci, in provincia di Oristano. L'apparato antincendio e' pronto per un'altra giornata difficile viste le alte temperature previste e il vento di maestrale. Nell'isola, oltre alle squadre a terra e i mezzi del corpo forestale e dei vigili del fuoco, sono schierati sette canadair delle protezione civile nazionale e 11 elicotteri del servizio regionale. Altri due canadair sono attesi dalla Corsica e uno e' in arrivo da Ciampino.

martedì 21 luglio 2009

I vescovi sardi chiedono un piano industriale per l'isola. " No alla chiusura dell'ENI"

La conferenza episcopale sarda sostiene la lotta sindacali a tutela del settore industriale e dell'occupazione
«Sottoscriviamo la necessità di un piano straordinario per le politiche industriali in Sardegna per i prossimi cinque anni, lo stanziamento di risorse aggiuntive e il dovere dell'Eni di non modificare la sua presenza nell'Isola prima che ci sia un serio inizio di riconversione industriale». I vescovi sostengono le richieste sindacali per «ottenere le bonifiche delle aree industriali gravemente inquinate, la compensazione dei maggiori costi dell'energia, l'istituzione di una zona franca integrale per la Sardegna, il riconoscimento della continuità territoriale per le merci e la revoca della soppressione del servizio marittimo ferroviario a Golfo Aranci». a conc,usione del documento un monito: «La disoccupazione, prima ancora che una piaga economica, è un disastro antropologico».

Influenza suina Ah1N1 : primo caso in Sardegna

Accertato in Sardegna il primo caso di influenza con virus AH1/N1, volgarmente e impropriamente nota come influenza suina. Si tratta di un paziente ricoverato a Sassari nel reparto di Pneumotisiologia, diretto dal professor Pietro Pirina. Glie esami hanno dato esito positivo: è proprio il virus messicano il malato risponde bene alle cure e non è in pericolo di vita Altri due sospetti casi di turisti italiani in vacanza ad Alghero sono sotto osservazione, ma sembra non vi sia alcuna relazione con il caso già accertato di Sassari.

sabato 11 luglio 2009

In Sardegna sciopero generale contro la crisi dell'industria

Lo sciopero generale dell'industria sarda indetto ieri dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil per sensibilizzare le istituzioni regionali e nazionali contro la grave crisi del settore ha visto 20000 lavoratori scendere in piazza a Cagliari. Una manifestazione che ha avuto grande eco nell'isola, ma scarsa attenzione a Roma. Il presidente della regione Cappellacci ha solidarizzato con i lavoratori, esigendo che a livello nazionale si mostrasse più attenzione per i problemi occupativi in cui versa il comparto industriale sardo e ha chiesto in particolare all'Eni che chiuderà l'impianto di Porto Torres per 2 mesi di rispettare gli impegni presi sollecitando anche un azione incisiva del governo: "Non può consentire che un'azienda di cui lo Stato è azionista incameri profitti miliardari e lasci solo macerie e devastazioni sociali. Il punto cruciale è capire se Cappellacci ha fatto una abile recita per blandire chi protestava o sarà capace di alzare la voce anche direttamente contro il suo padrone Berlusconi.

giovedì 9 luglio 2009

La Regione lancia il progetto di un Atlante toponomastico sardo

La regione ripropone il progetto di un atlante toponomastico della Sardegna per salvaguardare la lingua dell'Isola, ripartendo dai nomi di luogo. L'obiettivo dell'inziativa illustrata è quello di costruire una banca dati per salvare il giacimento culturale di oronimi, idronimi, geonimi storici e toponomi. Al bilinguismo sara' dedicato, inoltre, un convegno di studi "Numenes de logu", in programma a Orosei (Nuoro) l'11 e il 12 luglio prossimi, per trattare la sopravvivenza della diversità' linguistica sarda, ma anche un eventuale pianificazione linguistica del territorio in forma di lingue.
Secondo un recente studio universitariola diffusione della lingua sarda conosce un momento di crisi , conosciuta da quasi il 70% della popolazione ma parlato solo dal 13% dei bambini, con una concentrazione dell'uso della lingua prevalente nelle aree del Goceano centrale, Alta Barbagia e Baronia". Il progetto, la cui fase sperimentale interessera' inizialmente, fino al 2011, le sole province di Cagliari e Sassari, sara' attivato in collaborazione con le due universita' di Sassari e Cagliari che, utilizzando 30 ricercatori, spulceranno gli archivi regionali e comunali e riporteranno alla memoria, con interviste agli anziani, i micro e macro toponomi di tutta l'Isola. Un primo risultato del lavoro si tradurra' nella realizzazione di cartelli in lingua sarda, ritenuti fondamentali dagli esperti di linguistica pe consentire ipl recupero di visibilità a lingue in difficoltà come il sardo. Il progetto ha a disposizione finanziamenti per 570000 euro, provenienti da fondi statali e regionali.

L'industria sarda in crisi nera. Anche Ottana chiude.

Un altro pezzo di industria sarda sta per chiudere i battenti. La Equipolymers di Ottana, produttrice del Pet (plastica per bottiglie) chiuderà entro l'estate. La comunicazione è giunta a Roma ai sindacati nazionali Cgil, CIsl e Uil. Oltre a una grave perdita per il tessuto produttivo sardo ad aggravare la situazione vi è il rischio di un effetto a catena. Se chiude Ottana, potrebbero seguirla a ruota le altre fabbriche del ciclo produttivo a partire dall'impianto di Polimeri Europa a Sarroch che produce paraxilolo, materia prima per fare il Pet. Stressa situazione per la Polimeri di porto Torres fermata dall'Eni da due mesi