mercoledì 31 dicembre 2008
Rapporto sulla qualità della vita. Oristano, prima in Sardegna, fa un balzo in avanti. Ma è vera gloria?
Da un esame della classifica si può notare che il motivo dell'impennata di Oristano risiede nella qualità dell'ordine pubblico ( prima assoluta in Italia) mentre negli altri parametri la città mantien valori mediocri (51° posto per quel che concerne Affari e Lavoro e Popolazione, 58° per il tempo libero, 70° posto per quel che concerne il tenore di vita ; 97° posto per i servizi offerti e qualità dell'ambiente). Che Oristano fosse una realtà tranquilla lo si sapeva. La sensazione è che però questo dato finisca per nascondere tutti gli altri problemi che invece da un analisi più approfondita vengono ad emergere anche nell'indagine.
lunedì 29 dicembre 2008
Cappellacci, massone e distruttore dell'ambiente? La verità sulle accuse all'avversario di Soru
Lo sfidante di Soru, Ugo Cappellacci sta conoscendo in queste ore il lato sporco della politica. I suoi detrattori stanno affannosamente scavando nella sua biografia per cercarne i lati più oscuri e compromettenti. Si tratta del classico schema volto a delegittimare l'avversario, a farlo apparire come un mostro che nessuna persona dotate di buon senso e moralità potrebbe scegliere come futuro presidente della Regione.
Le accuse principali rivolte a Cappellacci sono due: anzitutto quella di essere un massone, e in secondo luogo di aver ricoperto la carica di presidente della Sardinia Goold Mining, la società a maggioranza canadese responsabile di aver creato, con le cave d'oro presso Furtei, lo scempio ambientali più grave degli ultimi decenni in Sardegna.
Premetto che non sono un Capellacciano ( dicesi fans di Cappellacci) per il semplice motivo che non ne conosco a sufficienza le gesta politiche. Attendo dunque di giudicarlo alla prova dei fatti per verificarne pregi e difetti. E dunque non mi farò certo condizionare nella mia scelta elettorale da questo tipo di insinuazioni.
Entrando nel merito della prima accusa, se Cappellacci sia o meno massone sono affari suoi. Essere massoni non significa essere delinquenti. A meno di non voler sostenere l'assurda tesi che vuole tutti i massoni, emuli di Licio Gelli, infingardi tessitori di trame segrete ai danni delle istituzioni democratiche.
Quanto alla questione della Sardinia Gold Mining, occorre ricordare che la concessione venne data nel 1996 dalla giunta di centrosinistra allora presieduta da Federico Palomba e che un quotidiano amico come "La Repubblica" definiva pomposamente la nuova miniera L'Eldorado Sardo. L'allora presidente della Sardinia Gold Mining ( dal 1995 al 1999) era Giampiero Pinna, in quota DS. E se è vero che Soru aveva preso atto già da tempo dell'evidente disastro prodotto dall'ecomostro, dal centrosinistra c'è chi continua a rivendicare orgogliosamente la bontà della scelta visto che il presidente della Provincia del Medio Campidano ( un altro mostro stavolta di natura burocratica) , Fulvio Tocco ( PD) criticava pochi giorni fa la decisione di chiudere la miniera. Quanto a Cappellacci , è diventato presidente della Sardinia Gold Mining nel 2001, a disastro ambientale già consumato e vi è rimasto fino all'inizio del 2003 quando ha lasciato l'incarico per occuparsi di Forza Italia. Dunque al massimo si può imputare a Cappellacci di aver imprudentemente accettato una carica che era meglio non assumere, non certo di essere responsabile del disastro ecologico in Marmilla, come vorrebbero sostenere i critici.
Ad ogni modo lo stesso Cappellacci ha rilasciato un breve comunicato ( che riporto per dovere informativo nella sua completezza) dove espone la sua posizione in merito a queste accuse.
"Buongiorno a tutti cari amici, non voglio interferire nella libera discussione in corso, ma devo rilevare ancora una volta l’uso della menzogna e delle falsità.
- Ho grande rispetto delle idee e delle scelte altrui e quindi anche di chi ha aderito alla massoneria e che nei principi ispiratori della stessa si riconosce, ma devo precisare che il sottoscritto non è iscritto ne è MAI stato iscritto ad essa.
- Sono stato Presidente della Sardinia Gold Mining per circa un anno e mi dimisi dalla suddetta carica nel 2003 denunciando con le mie dimissioni che la compagine sociale non assicurava adeguate garanzie per il ripristino e per la salvaguardia ambientale. Non mi risulta che analoga sensibilità e preoccupazione sia stata manifestata dal presidente Soru in occasione delle visite da lui effettuate presso la miniera e pubblicizzate dalla stampa. "
domenica 28 dicembre 2008
Ugo Cappellacci è il candidato presidente del centro destra per la regione Sardegna
venerdì 26 dicembre 2008
Passoni: la carta veltroniana per ridare smalto al PD sardo
mercoledì 24 dicembre 2008
I lati oscuri delle dimissioni di Renato Soru.
Renato Soru conferma le sue dimissioni da presidente della Regione sarda. ufficialmente per i contrasti interni al PD relativi alla legge urbanistica. Ma qualcosa non torna. Perché nonostante tutto Soru , che all'inizio del mandato aveva annunciato che avrebbe limitato la sua esperienza politica a una legislatura, in realtà si ricandiderà per le elezioni, previste probabilmente a febbraio. Ed ecco apparire all'orizzonte i suoi guai giudiziari: la vicenda Saatchi & Saatch, la vincitrice dell'appalto per la pubblicità della Regione, che stando ai magistrati proprio Soru avrebbe pesantemente influenzato. Si prospetta un rinvio a giudizio. E allora forse meglio anticipare le elezioni per evitare l'irreparabile. Per non parlare delle contraddizioni esistenti tra i suoi provvedimenti salva costa e la decisione di acquistare un terreno in località marina di Arbus dove intenderebbe costruirci un albergo assieme al fratello . Contraddizione apparente: perchè Soru ha fatto la legge, grazie a cui si è abbassato il valore di mercato del terreno che poi lui ha comprato. Non resta che aspettare che qualcun altro completi il lavoro abrogando quella legge e dando via libera ai progetti immobiliari.
sabato 20 dicembre 2008
Il sistema Soru per risolvere il conflitto di interessi
Cagliari, 19 dic. (Apcom) - Via da Tiscali, dall'Unità e da tutte quelle partecipazioni che potevano alimentare il sospetto di conflitto d'interesse. Lo ha annunciato il governatore della Regione Sardegna, Renato Soru. "Fin dai primi giorni del mio mandato - ha spiegato Soru - sono stato fatto oggetto di contestazioni riguardanti il conflitto d'interessi per il mio ruolo di fondatore e azionista di Tiscali prima e dell'Unità poi". La soluzione l'ha fornita la legge statutaria promulgata di recente, dopo una lunga contesa referendaria: "La legge - ha detto il presidente della Regione Sardegna - agli articoli 26 e 27 prevede che la decisione in merito ad eventuali conflitti d'interessi spetti alla Consulta di garanzia, un organismo che però non è stato ancora attivato. Ecco perché ho deciso di rompere gli indugi e comportarmi come se il conflitto esistesse realmente spogliandomi delle mie partecipazioni azionarie in Tiscali e nelle società che gestiscono il quotidiano L'Unità".
Chi amministrerà queste partecipazioni? "Lo strumento previsto dalla legge statutaria - ha precisato Soru - è quello del negozio fiduciario. Ho affidato a Gabriele Racugno, professore di diritto commerciale all'Università di Cagliari, la gestione delle mie quote in Tiscali e nell'Unità. Da oggi potrà disporne senza che da parte mia ci possa essere alcuna interferenza". Gabriele Racugno rileverà anche il fratello del governatore, Emanuele, in una delle società di gestione del quotidiano L'Unità, dove avrà il compito di nominare i componenti del consiglio di amministrazione. "Voglio far politica serenamente - ha commentato Renato Soru - senza prestare il fianco a critiche ed eliminando qualunque dubbio su eventuali conflitti di interessi». Soru ha affidato al professor Racugno anche la sua partecipazione a Shardana, la società sarda che si occupa di ricerca genetica, e che ora sarà messa in vendita, «a chi si impegni a mantenere la ricerca in Sardegna", ha precisato il governatore che ha anche annunciato che nei prossimi giorni dismetterà anche la sua partecipazione in Funtanazza, la colonia di Arbus per il quale il governatore ha ricevuto dalle opposizioni accuse di speculazione edilizia.
mercoledì 26 novembre 2008
Soru annuncia le dimissioni
In particolare, Soru ha dato le dimissioni dopo la bocciatura a scrutinio palese di un suo emendamento, riguardante l'edificazione delle zone interne.
Le dimissioni del presidente della Giunta regionale, Renato Soru sono arrivate dopo la bocciatura a scrutinio palese di una norma transitoria (che specificava le procedure di applicazione del Piano paesaggistico regionale per le zone interne dell'isola) inserita nella proposta di legge urbanistica che doveva essere approvata martedì sera.
Il provvedimento avrebbe dovuto sostituire la vecchia normativa del 1989 per completare il programma di governo del territorio voluto da Soru, cominciato con la legge «salvacoste» del 2004 e proseguito con il Piano paesaggistico. Per il governatore era una «parte fondamentale della legislatura», quella che avrebbe consentito di puntare ad una pianificazione strettamente legata ad uno sviluppo ambientalmente sostenibile per l'isola. Tra gli aspetti caratterizzanti della legge urbanistica, ora di fatto congelata, ci sono: la conferma del divieto di inedificabilità assoluta nella fascia dei 300 metri dal mare; il principio della compensazione con aree o crediti volumetrici per i proprietari di beni immobili da vincolare per rilevante interesse pubblico; gli incentivi per l'utilizzo di materiali non inquinanti e che favoriscano il risparmio energetico; il sistema del silenzio-assenso nelle concessioni edilizie."Non si governa senza l'appoggio della propria maggioranza, mi dimetto", ha detto il governatore 51enne del centrosinistra davanti al consiglio, dopo essere stato attaccato dai suoi stessi alleati.
Le dimissioni saranno effettive entro 30 giorni. In caso di mancato ritiro, l'assemblea sarà sciolta e le elezioni dovranno svolgersi entro i successivi 60 giorni.
lunedì 6 ottobre 2008
Falliti i referendum anti Soru
Confermata la tendenza all'astensionismo per le consultazioni referendarie in Sardegna: nel 2005 per il referendum contro l'arrivo di rifiuti-scorie da altre regioni si presento' alle urne solo il 27% dei sardi, mentre l'anno scorso per quella sulla legge statutaria voto' appena il 15%.
Fonte: AGI
domenica 7 settembre 2008
L'importanza della visita del Papa in Sardegna
domenica 3 agosto 2008
Unione Sarda: in sardegna crisi disoccupazione
Tra la fine del 2007 e i primi tre mesi del 2008 altri 18mila sardi si sono aggiunti alla lista dei senza lavoro. E’ l’emergenza di un’economia “ferma”, dove il tasso di occupazione è aumentato di appena lo 0.2%, il precariato dilaga e l’unico segnale leggermente positivo arriva dal settore dei servizi ma solo nel Nord Sardegna e a fronte di un calo in agricoltura e industria.
LE AREE DEBOLI. La rilevazione del Centro Studi de L’Unione Sarda conferma inoltre le difficoltà del centro Sardegna (nuorese, oristanese, Ogliastra), che restano le aree più deboli del sistema economico e produttivo isolano. Il nuorese e l’ogliastra con circa un punto percentuale in più nel tasso di disoccupazione rilevato nel 2007 (dal 9.5 al 10.8); l’oristanese con il 10% (era al 13.2 nel 2006 quando si replicò il record negativo del 2003). Va meglio a Cagliari, Sassari e Olbia: le aree del nord hanno una disoccupazione nell’ordine del 10% (come nel 2006) quelle meridionali del 9.4.
domenica 27 luglio 2008
Pili contro il Betile chiede aiuto a Berlusconi
sabato 26 luglio 2008
La sardegna meta di arrivo del traffico dei clandestini
sabato 19 luglio 2008
Gasdotto in Sardegna: tra un anno gli appalti
giovedì 17 luglio 2008
Cabras si dimette da segretario del PD. Verso la candidatura Soru?
venerdì 4 luglio 2008
Soru rialza le sue quotazioni politiche con l'Unità
sabato 28 giugno 2008
Si farà il vertice del G8 a la Madddalena
Tutti entusiasti e ottimisti, al termine di una visita blindata, come era stato annunciato, animata dall'arrivo in elicottero del premier, direttamente dalla sua residenza estiva di Porto Rotondo, mentre Bertolaso era giunto nell'isola di buon mattino e Soru alle 13.30. Berlusconi, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, ma è trapelato il pieno consenso ai progetti illustrati da Bertolaso. In sostanza, Berlusconi sarebbe in piena sintonia con Soru nel scommettere sulla piena riuscita dell'evento. "E' un posto molto bello, meraviglioso". Questo il commento - come ha riferito Soru - del premier, che la Sardegna la conosce molto bene e ha non solo fugato qualsiasi residuo dubbio sulla sede scelta, ma anche sulla data, su cui, per la verità, erano stati in tanti, in modo bipartisan, a livello nazionale e regionale, a sollevare qualche riserva per la coincidenza con la stagione turistica.
Berlusconi ha spiegato che la data degli incontri é fissata da tempo nell'agenda internazionale dei Paesi che partecipano al vertice. Per quanto riguarda i lavori, Bertolaso ha spiegato che di norma per quelli previsti alla Maddalena sarebbero necessari tre anni, ma ha assicurato che con le procedure abbreviate e le turnazioni straordinarie programmate si riuscirà a concludere tutto entro il maggio del prossimo anno. Alla fine Soru, l'unico a soffermarsi brevemente coi giornalisti, ha rimarcato la sintonia riscontrata. "Sono molto soddisfatto e anche il presidente del Consiglio si è dimostrato entusiasta del luogo e dei progetti, impegnandosi a sostenere l'evento in tutte le forme necessarie".
Fonte: Ansa
sabato 21 giugno 2008
La salva pemier in Sardegna salva Antonangelo Liori
mercoledì 18 giugno 2008
Consulta: incostituzionali le anticpazioni dei crediti nella Finanziaria 2006
La tesi era stata contestata dai legali della Regione, i quali avevano sottolineato il carattere eccezionale delle anticipazioni, utilizzate non per coprire la spesa bensì per tagliare l'enorme passivo (oltre tre miliardi di euro), tale da configurare - se non il rischio di una bancarotta - il consolidarsi di una spirale negativa che avrebbe finito col protrarre all'infinito l'indebitamento della Regione.
sabato 14 giugno 2008
A Cagliari inflazione alle stelle
domenica 8 giugno 2008
Maria Ausilia Piroddi al centro del primo sistema mafioso in Sardegna
Altri sette imputati - Sebastiano Puggioni, Mario Cabras, Giuseppe Carta, Sandro Demurtas, Enrico Deiola, Giampaolo Locci e Vittorio Salis - sono colpevoli di aver partecipato all'associazione criminale, una responsabilità non di vertice, comunque forte, che si tramuta però in pene complessivamente più lievi rispetto alle richieste della Procura generale ma molto più elevate in confronto al giudizio di primo grado.
Così è stata ricostruita la storia di bombe che ha colpito Barisardo dal 1996 al 1998: per l'accusa l'ex segretaria della Cgil voleva-doveva diventare sindaco, provare a fermarla equivaleva a rischiare la pelle.
La Piroddi era la mente di un un manipolo di delinquenti, pronti a tutto pur di prendersi il governo e gestire gli appalti pubblici di una prossima edificazione turistica. Per l'accusa ci sono le armi «che riconducono tutte allo stesso gruppo criminale e legano gli attentati all'omicidio del sindacalista Franco Pintus» per il quale la Piroddi ha preso l'ergastolo come mandante. Ci sono i racconti dettagliati della collaboratrice di giustizia Donatella Concas «giudicata credibile in altri due processi, fino alla Cassazione» che regge «all'interrogatorio di due pubblici ministeri e a quattro udienze di controesame da parte di uno stuolo di avvocati qualificati e agguerriti». La Concas che registra nella mente le confidenze degli amici Pischedda, Mario Cabras e Giampaolo Locci e le riferisce («fedelmente») ai magistrati.
C'è il movente: l'ambizione sfrenata, l'ansia della Piroddi «determinata a riprendersi un ruolo di potere dopo che la Cgil l'aveva emarginata». Dunque non più solo una somma di attentati, separati uno dall'altro e riconducibili a responsabilità individuali come aveva in sostanza concluso il tribunale di Lanusei. Ma «un'organizzazione dotata di un arsenale, quello che verrà scoperto al campeggio 'Ultima spiaggia', un'organizzazione ispirata da un movente comune». Un partito trasversale, con la Piroddi che un tempo mostrava il pugno per salutare i compagni del Pci e poi lo usa per colpire chiunque ostacoli il suo cammino. Il capo era lei. Gli altri, con compiti e poteri diversi, affiancavano ubbidienti la sua ascesa esplosiva.
i due ergastoli definitivi inflitti alla Piroddi e al suo clan per gli omicidi del sindacalista Franco Pintus e del forestale Pierpaolo Demurtas, sono «estremamente importanti» per consolidare l'impianto accusatorio del processo Tuono. Il quadro le è lo stesso, i fatti sono strettamente collegati e dimostrano - per l'accusa - un disegno preciso e condiviso dagli imputati: influire sul voto delle elezioni comunali, tagliare fuori gli avversari del centrosinistra per aprire la strada a una lista civica dove la presenza di un'ex comunista militante come la Piroddi deve conciliarsi con quella di esponenti di Alleanza Nazionale e di Forza Italia: «Esserci riusciti - ha sostenuto il pg Pelagatti - significa aver condotto un lungo lavoro di preparazione, un lavoro destinato a guadagnarsi la credibilità all'interno di un centrodestra ignaro della caratura criminale della candidata a sindaco...».
L'attentato a Giuseppe Fanni, esponente di punta dell'allora Ppi, segna per l'accusa «l'avvio della campagna di intimidazioni». Ed è proprio Fanni «a riconoscere subito la matrice politica di quelle dodici fucilate sparate ad altezza d'uomo contro la finestra della sua cucina». Fanni abbandonerà la politica per dedicarsi solo al sindacato e per il pg il 'partito' della Piroddi andrà avanti con la strategia della violenza: «Non solo attentati, ma precisi atti politici che trovano ampia e puntualissima eco sulla stampa». Compresi quelli, realizzati a tavolino, contro la stessa Piroddi che cerca di assumere artificialmente un ruolo antagonista rispetto a chi si affida alla politica delle bombe.
Fonte: la Nuova Sardegna (7 giugno 2008)
sabato 31 maggio 2008
Rapporto Crenos 2008: economia sarda in cresctita zero
il Pil pro capite, che in base a dati Eurostat e Istat, è diminuito negli ultimi dieci anni dal 90 del 1995 all'80 del 2005, in linea con il calo (da 122 a 105) registrato a livello nazionale. Ma dal 2000 la produttività relativa dell'isola oscilla attorno all'88 per cento della media nazionale, con tassi di crescita che vanno dall'1,7 per cento del 2003 all'uno per cento del 2006, passando per lo zero del 2004 e addirittura per il meno 0,4 per cento del 2005. Cresce la quota di esportazioni sarde sul Pil: tra il 2000 e il 2006 è passata dal 9,4 per cento al 13,3 per cento e risulta superiore alla media del Mezzogiorno, ma inferiore al 22,5 per cento nazionale. Su questo dato pesa però il ruolo del settore petrolifero, senza il quale la capacità di esportare si ridimensionerebbe moltissimo. Nell'ultimo anno, però, è aumentata (15 per cento) anche nell'isola la capacità di esportare prodotti ad elevata crescita della domanda mondiale.
lunedì 26 maggio 2008
Treni: sulla Cagliari-Sassari si sperimenta il pendolino
FONTE: LA REPUBBLICA
domenica 25 maggio 2008
A Cagliari la metropolitana leggera
venerdì 23 maggio 2008
Nei fondali del porto di Cagliari c'è una nave romana da più di 2000 anni
mercoledì 21 maggio 2008
Renato Soru acquista L'Unità
Rifiuti : in arrivo nuove navi da Napoli per favorire il disgelo Berlusconi-Veltroni
La notizia viene riportata da La Nuova Sardegna che riferisce di una telefonata del commissario straordinario dei rifiuti di Napoli Gianni de Gennaro a Soru, è stata riportata anche dal TGR delle ore 14 . "I rifiuti non sono né di destra né di sinistra" ha detto il governatore. C'è da chiedersi dunque se anche stavolta a manifestare contro l'arrivo delle navi ci saranno gli esponenti di centrodestra, Mauro Pili in testa.
La domanda è ovviamente retorica. La risposta ce la dà la Nuova Sardegna: Il disgelo, favorito dal nuovo corso politico inaugurato da Walter Veltroni, tra il governatore regionale e il premier di Arcore passa anche attraverso l'immondizia. In ballo ci sono gli appalti sardi per il G8, la ricollocazione dei lavoratori dell'ex-arsenale militare della Maddalena e quelli che lavorano per gli Usa, la mai tramontata idea di richiedere al governo nazionale la restituzione di parte degli introiti fiscali incamerati dallo Stato e dei quali Renato Soru ha anche quantificato l'ammontare. Un gettito straordinario che andrebbe a incrementare le casse regionali per portare avanti progetti a lungo respiro che riguardano anche la salvaguardia dell'ambiente.
martedì 20 maggio 2008
Politica regionale: Verso l'unione delle forze di centro
domenica 18 maggio 2008
La querelle sui fondi UE dimostra che siamo già in campagna elettorale
Regionali 2009: ad Arborea cominciano le manovre del Partito Democratico
Il Pd sardo in assemblea ad Arborea detta le linee generali in vista delle regionali dell'anno prossimo. Si faranno le primarie per stabilire il candidato presidente e quasi sicuramente non vi parteciperà Renato Soru: l'attuale presidente della regione è in calo vistoso di popolarità, è sempre più mal sopportato all'interno della sua coalizione ( dalla statutaria, alla vicenda della tasta sul lusso giudicata incostituzionale in alcuni punti sono molti i punti di frizione esistente) appare propoenso a concludere al sua esperienza politica al termine della legislatura. Corteggiatissimo è l'UDC di Giorgio Oppi dopo la frattura nazionale con il PDL. Il capogruppo regionale Roberto Capelli non nasconde di prendere in considerazione la possibilità di un'alleanza con il centrosinistra. Dall'altra parte invece potrebbe esserci un accordo tra il PDL e i riformatori di Fantola
giovedì 8 maggio 2008
Soru vuole acquistare l'Unità?
Anticipazione del quotidiano " Il Manifesto": Renato Soru avrebbe intenzione di cedere Tiscali per acquisire la proprietà del quotidiano l'Unità e forse anche della televsione locale Sardegna 1. Soru ha smentito solo l'interesse per Sardegna 1: Che sia vero dunque? forse qualcosa di grosso bolle in pentola....
lunedì 5 maggio 2008
Finanziamento di 300 milioni per cavo elettrico sottomarino tr Sardegna e continente
Il nuovo collegamento - spiegano a Terna - "garantira' un forte aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo (i 1.000 MW del SAPEI corrispondono a oltre il 50% del fabbisogno dell'isola) e la possibilita' di esportare verso il continente produzione termoelettrica piu' efficiente (1/3 delle centrali elettriche e' alimentato a carbone) prodotta da fonti rinnovabile, in particolare eolica, in forte sviluppo. SA.PE.I.
offrira' l'opportunita' agli operatori elettrici della Sardegna di partecipare con minori vincoli di scambio alle contrattazioni del Mercato Elettrico garantendo allo stesso tempo maggiore flessibilita' e sicurezza di esercizio del sistema e la possibilita' di far fronte alla dismissione, prevedibile nei prossimi anni, dell'attuale collegamento a 200 kV in corrente continua tra Sardegna, Corsica e Italia (SA.CO.I.), per l'obsolescenza del cavo che e' in esercizio da oltre 40 anni". Sul fronte ambientale, in particolare, "e' stato attivato un programma di monitoraggio sullo stato di salute della 'Posidonia oceanica', pianta acquatica che costituisce il piu' importante ecosistema del mare Mediterraneo". E infine, Terna ha anche previsto interventi di riqualificazione ambientale nel Parco del Foglino.(AGI)
domenica 4 maggio 2008
Fondi UE: dieci miliardi per i prossimi sei anni
sabato 3 maggio 2008
I parlamentari eletti in Sardegna
Popolo della libertà
Giuseppe Pisanu
Piergiorgio Massida
Mariano Delogu
Saltamartini Filippo (non sardo)
Fedele SANCIU
Partito Democratico
Antonello Cabras
Gianpiero Scanu
Luciana Sbarbati
Francesco Sanna
Camera
Popolo della libertà
Mauro Pili
Bruno Murgia
Salvatore Cicu
Giuseppe Cossiga
Carmelo Porcu
Piero Testoni
Settimo Nizzi
Luca Barbareschi ( non sardo)
Paolo Vella ( non sardo)
Italia dei Valori
Federico Palomba
Partito Democratico
Arturo Parisi
Amalia Scchirru
Paolo Fadda
Caterina Pes
Giulio Calvisi
Siro Marrocu
Guido Melis
UDC
Giorgio Oppi