Cagliari, 19 dic. (Apcom) - Via da Tiscali, dall'Unità e da tutte quelle partecipazioni che potevano alimentare il sospetto di conflitto d'interesse. Lo ha annunciato il governatore della Regione Sardegna, Renato Soru. "Fin dai primi giorni del mio mandato - ha spiegato Soru - sono stato fatto oggetto di contestazioni riguardanti il conflitto d'interessi per il mio ruolo di fondatore e azionista di Tiscali prima e dell'Unità poi". La soluzione l'ha fornita la legge statutaria promulgata di recente, dopo una lunga contesa referendaria: "La legge - ha detto il presidente della Regione Sardegna - agli articoli 26 e 27 prevede che la decisione in merito ad eventuali conflitti d'interessi spetti alla Consulta di garanzia, un organismo che però non è stato ancora attivato. Ecco perché ho deciso di rompere gli indugi e comportarmi come se il conflitto esistesse realmente spogliandomi delle mie partecipazioni azionarie in Tiscali e nelle società che gestiscono il quotidiano L'Unità".
Chi amministrerà queste partecipazioni? "Lo strumento previsto dalla legge statutaria - ha precisato Soru - è quello del negozio fiduciario. Ho affidato a Gabriele Racugno, professore di diritto commerciale all'Università di Cagliari, la gestione delle mie quote in Tiscali e nell'Unità. Da oggi potrà disporne senza che da parte mia ci possa essere alcuna interferenza". Gabriele Racugno rileverà anche il fratello del governatore, Emanuele, in una delle società di gestione del quotidiano L'Unità, dove avrà il compito di nominare i componenti del consiglio di amministrazione. "Voglio far politica serenamente - ha commentato Renato Soru - senza prestare il fianco a critiche ed eliminando qualunque dubbio su eventuali conflitti di interessi». Soru ha affidato al professor Racugno anche la sua partecipazione a Shardana, la società sarda che si occupa di ricerca genetica, e che ora sarà messa in vendita, «a chi si impegni a mantenere la ricerca in Sardegna", ha precisato il governatore che ha anche annunciato che nei prossimi giorni dismetterà anche la sua partecipazione in Funtanazza, la colonia di Arbus per il quale il governatore ha ricevuto dalle opposizioni accuse di speculazione edilizia.
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