sabato 22 maggio 2010

Agenzia per il lavoro: crescono gli occupati a tempo indeterminato in Sardegna

In Sardegna crescono nei primi tre mesi dell'anno gli occupati a tempo indeterminato. mille in più rispetto allo stesso periodo del 2009 secondo il monitoraggio dell'agenzia regionale del Lavoro. un ruolo determinante l'hanno avuto le donne: 1841 assunte a tempo indeterminato contro il saldo negativo (-881 posti) degli uomini. Pagano le province del Sulcis e di Sassari a causa della crisi industriale. Guidano invece le province di Ogliastra e Obia Tempio.
L'agenzia del lavoro ha inoltre rinnovato anche per quest'anno il Master and back, il programma di tirocini lavorativi e formazioni in tutta Italia per giovani laureati. Il nuovo bando prevederà finanziamenti per 12 milioni di euro.

Fallita la vendita della Legler ai russi di Kord. Rischio licenziamento per 795 dipendenti

Salta la vendita della azienda tessile Legler ai russi della Kord, giudicata poco affidabile. L'operazione rischiava di diventare una speculazione ai danni dei 795 dipendenti da quattro anni senza più lavoro. Dopo la fideiussione infatti i dirigenti di Kord non si sono presentati all'incontro in cui dovevano fornire al commissario Emanuele Rimini la documentazione attestante il proprio stato patrimoniale e il piano industriale di rilancio dell'azienda.
La prospettiva ora è l'apertura di una nuova asta internazionale. Ma i tempi sono strettissimi: circa due mesi e mezzo. Il complesso e i beni ha una valutazione di 37 milioni di euro. Ma difficilmente il gruppo potrà essere salvato nella sua interezza. E ' più probabile un o smembramento del complesso suddiviso tra gli stabilimenti di Ottana, Macomer, Siniscola e Ponte San Pietro nel bergamasco. Se in questo lasso di tempo non si presenteranno offerte credibile scatterà inevitabilmente la procedura di fallimento.

venerdì 21 maggio 2010

I fondi regionali per la Vuitton cup e le ombre nel bilancio della Regione Sardegna

Secondo i dati diffusi dalla ragioneria generale della regione su sei miliardi di imposte pagate dai sardi solo un miliardo torna nell'isola. e lo stato non ha intenzione di operare ulteriori trasferimenti. L'allarme per un rischio default nel bilancio della Regione Sardegna è stato dato dal gruppo consiliare Sinistra Sarda Rossomori. E i sindacati chiedono "Una manovra di assestamento del bilancio per riorientare le strategie e portarle all'altezza della drammatica crisi finanziaria e produttiva appare necessaria e urgente per la Regione Sardegna".
la Giunta conferma i dati ma sdrammatizza: il livello di spesa e i trasferimenti sono nella norma e non viè alcun rischio di collasso per i conti regionali.
Sempre in tema finanziario ha destato scalpore il dirottamento dei fondi per la bonifica della zona industriale del Sulcis verso l'organizzazione della Louis Vuitton Cup. Per i deputati del PD Calvisi e Sanna vi è il rischio che i soldi non tornino all'originario stanziamento. Ma per la regione regione si tratta di un trasferimento di cassa solo momentaneo.

domenica 16 maggio 2010

Truffa dell'eolico in Sardegna. Indagato il governatore Cappellacci


Lo scandalo per la presunta corruzione sugli appalti per l'eolico in Sardegna coinvolge anche il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci, iscritto nel registro degli indagati nell'inchiesta aperta dalla procura di Roma.
I terreni dove dovevano sorgere gli impianti si troverebbero nel Sulcis Iglesiente e sarebbero di proprietà della famiglia del presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, che potrebbe quindi anch’essa finire nel registro degli indagati.
I timori su possibili speculazioni collegati al business dell'energia eolica già da tempo si erano rafforzati nell'isola e proprio Cappellacci l'anno scorso aveva fatto approvare una legge regionale che proibiva gli impianti off-shore davanti ai litorali della Sardegna e pochi mesi inoltre era stata affidata la programmazione degli impianti a terra al coordinamento di un agenzia regionale.
Secondo le ipotesi degli inquirenti anche la mafia avrebbe tentato di entrare nella gestione degli impianti eolici sardi. Anche Denis Verdini, uno dei tre coordinatori nazionali del PDL è tra gli indagati.
Cappellacci si è dichiarato comunque tranquillo e fiducioso: " sono certo che emergeranno la correttezza e il rigore del lavoro della giunta."

giovedì 13 maggio 2010

La Ramco rinuncia all'acquisto della Vinyls di Porto Torres

Brutta tegola per l'industria sarda: la Ramco con una comunicazione scritta al Ministero dello Sviluppo economico avrebbe rinunciato all'acquisto degli impianti italiani della Vinyls, ivi compreso quello di Porto Torres. la società del Qatar era l'unica che aveva dato concreti segnali di interessi nel rilevare la conduzione del ciclo del cloro. Il Ministero ha invitato i dirigenti della Ramco a chiarire la loro posizione in un vertice fissato per la prossima settimana. Nel frattempo gli operai della chimica che da mesi occupano l'isola dell'Asinara, nella c.d Isola dei Cassintegrati appaiono sconfortati: «I ragazzi qui sull'isola sono disperati e dicono di aver perso le speranze» fanno sapere

mercoledì 12 maggio 2010

Alcoa rilancia : pronti 40 milioni per Portovesme

L'Alcoa rilancia la produzione in Sardegna. L'azienda americana leader nel mercato dell'alluminio ha illustrato a Palazzo Chigi il suo piano industriale che prevede investimenti in tre anni per 40 milioni di euro a Portovesme e 25 nello stabilimento veneto di Fusine. Nello stabilimento sardo verranno mantenuti tutti i livelli occupativi. Una presa di posizione seguita alla conferma ufficiosa del sottosegretario Letta circa l'imminente via libera dell'Unione Europea al decreto legge Energie per le isole che consentirà una riduzione dei costi di fornitura energetica in armonia con quanto chiedeva Alcoa. Soddisfazione espressa dall'assessore al Lavoro Franco Manca: "Rispettati tutti gli impegni. Si tratta di una soluzione che da prospettive di ampio respiro per gli impianti di Portovesme "

sabato 8 maggio 2010

Gli artigiani di CNA bocciano la politica economica della Giunta Cappellacci

Cna ricorrerà al tribunale amministrativo contro la decisione della Regione di destinare fondi pubblici all'abbattimento interessi bancari solo per le aziende che aderiscono ai consorzi fidi industriali. Un provvedimento illegittimo secondo gli artigiani che avvantaggia le industrie ai danni delle imprese più piccole e delle aziende ai conduzione familiare, quelle prevalenti in Sardegna, creando una vera e propria concorrenza sleale.
Ma il giudizio di CNA nei confronti dell'operato della Regione è duro nel suo complesso: Manca una politica di sostegno alle imprese, sulle infrastrutture e sulla formazione. Le aziende del settore energetico ed edile sono in difficoltà con le autorizzazioni. E i dati sull'occupazione per CNA indicano che la risoluzione della crisi economica è tutt'altro che vicina. E gli investimenti sul credito sui quali punta la regione per l'associazione degli artigiani non basteranno a rimettere in sesto l'economia.

E.ON illustra investimenti e progetti per la centrale di Fiumesanto

6oo milioni di euro l'investimento previsto da E.on per i prossimi anni per l'adeguamento della centrale di Fiumesanto. I progetti, allestiti da Endesa e ora confermati dalla tedesca E.on che è subentrata nella proprietà, prevedono l'abbattimento di due unità produttive alimentati a olio combustibile obsolete con i loro 20 anni di attività e la sostituzione con unità a carbone considerate meno inquinanti e più produttive. I lavori dureranno quattro anni e coinvolgeranno mille persone e circa40 imprese locali
Rimane confermata a 1040 megawatt la potenza delle centrale elettrica di Fiumesanto, che rimarrà dunque una delle più importanti d'Italia in attesa di una prossima conversione a metano con il passaggio in Sardegna del gasdotto proveniente dall'Algeria.

martedì 4 maggio 2010

L'Enaip in Sardegna a rischio di chiusura

L''Enaip, uno dei più importanti istituti di formazione professionale rischia la chiusura per gravi problemi finanziarie. Mancano strutture e laboratori adeguati, e gli investimenti ridotti quasi a zero. L'assessorato regionale al lavoro dopo un monitoraggio iniziato nel 2009 ha sospeso ogni finanziamento dopo che la verifica dei conti e delle strutture Enaip nell'isola avrebbe rivelato una situazione di totale dissesto. Ad esempio a Decimomannu dove era stato avviato un corso per installatore di fotovoltaico non sono mai stati retribuiti i docenti né erogati i rimborsi spettanti agli studenti iscritti. L'assessore Franco Manca ha assicurato agli studenti che potranno proseguire la formazione presso i corsi istituiti dalla Regione mentre per i dipendenti dell'ente sono stati predisposti gli ammortizzatori sociali in attesa di una ricollocazione.

lunedì 3 maggio 2010

Al via la pesca al corallo in Sardegna

La Regione ha concesso 25 nuove licenza per la pesca del corallo. Non vi sarebbe infatti rischio di estinzione dei rossi molluschi marini nelle coste sarde secondo la Fao. Il limite massimo di raccolto è di due chili e mezzo al giorno per pescatore. Lo scorso anno furono 2000 i chili pescati e secondo le previsioni dell'assessorato all'agricoltura anche quest'anno dovrebbe essere raggiunta questa cifra. E' prevista l'introduzione di un sistema di pesca automatica che consentirà la pesca del corallo anche oltre i 120 metri. anche se dovranno essere fatte ulteriori indagini per verificarne la compatibilità con l'ecosistema marino

Sardegna maglia nera della disoccupazione giovanile

Secondo la ricerca Istat per la forza lavoro la Sardegna ha un tasso didosoccupazione del 13% ma sopratutto è la regione d'Italia con il più alto tasso di disoccupazione fra i giovani con una percentuale del 44%. Ci sono giovani che stanno in casa fino ad oltre i 30 anni senza alcuna esperienza nel campo lavorativo. Le province di Sassari , Cagliari e medio campidano sono rispettivamente prima, terza e quarta in Italia per disoccupazione giovanile. Nel sassarese addirittura il numero dei giovani senza lavoro superano quelli occupati. Un ostacolo in più è rappresentato dagli ostacoli burocratici: per chi assume gli incentivi pubblici arrivano solo al termine dle periodo di formazione. La disoccpuazione tra i giovani si accompagna al fenomeno dell'abbandono scolastico: il 15% dei sardi esce dalle scuole senza possedere un titolo di studio. C'è poi il fenomeno del lavoro nero: secondo i ricercatori Istat il 18% del lavoro nell'isola è irregolare