mercoledì 26 ottobre 2011

Equitalia mette a rischio 70 mila imprese sarde

70 mila imprese sarde indebitate nei confronti di Equitalia per un totale di 4 miliardi di euro. L'isola rischia il tracollo economico. E' quanto denuncia il deputato del PDL Mauro Pili in un interrogazione urgente. Secondo Pili è necessario dichiarare al più presto lo stato di crisi per la Sardegna e sospendere tutti quei provvedimenti di riscossione inficiati da gravi vizi di illegittimità. Inoltre per l'ex presidente della Regione devono essere ridotti i compensi sovradimensionati a favore a di Equitalia e eliminati gli oneri accessori che aggravano il già insopportabile peso per il contribuente

lunedì 17 ottobre 2011

L'Università di Cagliari vara il nuovo statuto con meno facoltà

Con il nuovo Statuto l'Università di Cagliari si riorganizza profondamente: le facoltà dell’ateneo passano da 11 a 6 ( Studi Umanistici ; Scienze economiche, giuridiche e politiche, per il polo di viale Sant’Ignazio comprendente le vecchie facolta di Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche); la facoltà di Ingegneria e Architettura , la facoltà di Scienze ; la facoltà di Scienze farmaceutiche e biologiche, che unisce Biologia e Farmacia; e infine Facoltà di Medicina e Chirurgia) mentre i dipartimenti si riducono da 44 a 17. L'altra novità di rilievo e il mandato unico e non rinnovabile di 6 anni per il rettore. Quest'ultima disposizione eviterà il riproporsi di passate esperienze con rettori che rimanevano in carica per decenni creando dei veri e propri feudi all'interno dell'Università. Prevista poi l'istituzione del direttore generale con mandato di 4 anni che dovrebbe operare come un vero e proprio manager e l'allargamento del Consiglio di amministrazione che passa da 22 a 9 componenti L'attuale rettore Giovanni Melis sottolinea il coinvolgimento di categorie prima escluse e "la maggiore chiarezza e trasparenza nei processi decisionali". Ma tra gli studenti fioccano le proteste che temono invece di veder ristretti i loro spazi di partecipazione e di espressione all'interno della vita universitaria.

domenica 16 ottobre 2011

I contrasti tra Cappellacci e Nizzi nel PDL

Il Pdl sardo si spacca sulla presenza dei finiani di FLI all'interno della maggioranza. Si batte per un loro recupero il presidente della regione Cappellacci,mentre resta nettamente contrario il coordinatore regionale del partito Settimo Nizzi che minaccia anche di rivolgersi a Roma al segretario Alfano per ristabilire la coerenza con la linea nazionale del partito.
Il presidente della Regione però si fa forza del mandato popolare ricevuto e dichiara di essere intenzionato a proseguire sulla linea del dialogo con i finiani perchè "il mio compito è di governare la Sardegna". Una patata bollente che nel PDL si aggiunge alle altre tendenze frondiste presenti a livello nazionale

sabato 15 ottobre 2011

Cappellacci si riduce l'indennità a un euro

Una delibera della Giunta regionale ha ridotto da 3000 euro a un euro lordo l'indennità di carica che il presidente della Regione Cappellacci percepirà fino alla conclusione del suo mandato. L'indennità non viene del tutto azzerata perchè la legge non prevede la possibilità di rinunciarvi, ma il suo importo viene limitato a una cifra simbolica
Voglio vedere i lati positivi di disponibilità a ridurre i costi della politica in questo gesto di Cappellacci che però non va neppure enfatizzato per evitare insidiose tendenze demagogiche. Infatti rinunciare di fatto all'indennità è un qualcosa che possono fare solo i ricchi. L'indennità serve a garantire che il ruolo istituzionale venga ricoperto al riparo da indebite pressioni economiche esterne e quindi venga assicurata la necessaria indipendenza. Se non ci fossero le indennità solamente i poteri forti potrebbero permettersi di avere i propri rappresentanti foraggiandone dall'esterno l'operato

L'assemblea sarda approva la riduzione di venti consiglieri regionali. Il contentino è servito

Il consiglio regionale sardo ha approvato la legge che riduce il numero dei consiglieri da 80 a 60. Il risparmio preventivato è di cinque milioni di euro annui. La proposta dovrà poi essere approvata dal parlamento nazionale in una doppia lettura giacchè la norma introduce delle modifiche allo Statuto che è legge di grado costituzionale.
La proposta resta insufficiente non solo perché 60 consiglieri sono un numero ancora eccessivo per una regione poco popolata come la Sardegna. Il problema dei costi e dell’efficienza della politica richiede interventi molto più incisivi e non ci si può limitare ai contentini. La macchina istituzionale della regione continua a essere lenta nel prendere decisioni e ausare male le risorse a sua disposizione. Resta il nodo delle otto province, se non da tagliare, quantomeno da accorpare, . Rimangono pochi e mal pubblicizzati i canali di partecipazione e di controllo dei cittadini alla vita delle istituzioni regionali.

giovedì 13 ottobre 2011

L'autogoal della Barracciu sul video del Brotzu

Stucchevole polemica dell'onorevole del PD Francesca Barracciu che chiede le dimissioni di Antonio Garau, direttore generale del Brotzu per il video ( da lei giudicato indegno) realizzato per promuovere la sensibilizzazione dei trapianti in cui si vedono operatori sanitari e trapiantati finalmente felici cantare e ballare nelle sale operatorie. Il messaggio del video è chiaro ( per coloro che lo vogliono intendere): la cultura dei trapianti restituisce la felicità alle persone. Ho avuto modo di poter fruire dei servizi del Brotzu e conosco la grande professionalità di tutto il personale: a loro va la mia incondizionata solidarietà
Al di là del video che va detto era perlopiù destinato a circolare nel ristretto ambiente medico, ciò che conta è il modo con cui le persone fanno il loro lavoro:nonostante le scarse risorse spesso molto bene al Brotzu; malissimo, nonostante i privilegi, i politici del consiglio Regionale sardo( Barracciu compresa)

La Regione digitalizza gli archivi delle carceri sarde

Accordo d'intesa tra l'assessore agli affari generali Floris e l'amministrazione penitenziaria della Sardegna, per la digitalizzazione i documenti cartacei e le testimonianze orali delle tre ex colonie penali dell'Asinara, Tramariglio e Castiadas per un periodo che va dalla seconda metà dell'Ottocento fino agli 70 del Novecento . Il progetto per il quale sono stati stanziati 2, 5 milioni di euro di fondi coinvolgerà un trentina di detenuti con condanna definitiva che si trasformeranno in archivisti con l'ausilio dei dipendenti dell'Archivio di Stato è finalizzato non solo al recupero sociale dei carcerati ma anche all'ampliamento della Digital Library della Regione.

sabato 8 ottobre 2011

La febbre del Nilo in Sardegna: rischi e prevenzione

Dopo la morte di due persone e la segnalazione di sei casi di contagio arriva la conferma ufficiale: esiste un focolaio sardo di febbre del Nilo sia pur circoscritto nell'Oristanese. Lo ha comunicato il direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Iss, Gianni Rezza. Poichè il contagio è legato all'attività della zanzara di tipo culex, di solito il periodo di insorgenza dei casi è tra agosto e settembre, quando le zanzare sono attive, ma con l'arrivo del freddo autunnale i casi diminuiscono. Rezza ha anche invitato a non eccedere in allarmismi tuttavia nelle aree colpite occorre eseguire " un attento monitoraggio e disinfestazione del territorio". Di solito il virus manifesta i suoi effetti in soggetti anziani e debilitati, tuttavia in questo caso uno dei due morti è un 34enne passato in pochi giorni dalla piena salute alla malattia. per la verità l'entomologo dell'università di Sassari Roberto Pantaleoni sottolinea come già nel 2007 gli scienziati diedero l'allarme sull'arrivo in sardegna della zanzara portatrice del virus ma gli avvertimenti caddero nel vuoto.
I consigli dell'Asl per tenere lontano le zanzare sono quelli consueti: installare zanzariere, fare uso di spray repellenti e negli spazi aperti di candele alla citronella.

sabato 1 ottobre 2011

Il Consiglio regionale sardo dice no al taglio dei consiglieri. Tutto rinviato alla Statutaria

L'assemblea regionale sarda con voto segreto, 32 sì ( per lo più del centrodestra ma ci sono stati almeno 7 franchi tiratori del centrosinistra) e 24 no, ha respinto la proposta di riduzione del numero di consiglieri regionali da 80 a 50 rinviando il taglio dei seggi ad un'altra legge regionale prevista dall'articolo 15 dello Statuto. Un rinvio che somiglia tanto a un tentativo di congelare la proposta per mantenere inalterata la composizione dell'assemblea legislativa e far passare questo periodo in cui l'opinione pubblica chiede consistentemente un taglio dei costi della politica. Quando si tratta di giungere al dunque la sbandierata volontà riformatrice tanto sbandierata negli ultimi mesi dai politici sardi si arresta dinanzi alla logica del mantenimento dei propri privilegi.