La regione ripropone il progetto di un atlante toponomastico della Sardegna per salvaguardare la lingua dell'Isola, ripartendo dai nomi di luogo. L'obiettivo dell'inziativa illustrata è quello di costruire una banca dati per salvare il giacimento culturale di oronimi, idronimi, geonimi storici e toponomi. Al bilinguismo sara' dedicato, inoltre, un convegno di studi "Numenes de logu", in programma a Orosei (Nuoro) l'11 e il 12 luglio prossimi, per trattare la sopravvivenza della diversità' linguistica sarda, ma anche un eventuale pianificazione linguistica del territorio in forma di lingue.
Secondo un recente studio universitariola diffusione della lingua sarda conosce un momento di crisi , conosciuta da quasi il 70% della popolazione ma parlato solo dal 13% dei bambini, con una concentrazione dell'uso della lingua prevalente nelle aree del Goceano centrale, Alta Barbagia e Baronia". Il progetto, la cui fase sperimentale interessera' inizialmente, fino al 2011, le sole province di Cagliari e Sassari, sara' attivato in collaborazione con le due universita' di Sassari e Cagliari che, utilizzando 30 ricercatori, spulceranno gli archivi regionali e comunali e riporteranno alla memoria, con interviste agli anziani, i micro e macro toponomi di tutta l'Isola. Un primo risultato del lavoro si tradurra' nella realizzazione di cartelli in lingua sarda, ritenuti fondamentali dagli esperti di linguistica pe consentire ipl recupero di visibilità a lingue in difficoltà come il sardo. Il progetto ha a disposizione finanziamenti per 570000 euro, provenienti da fondi statali e regionali.
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