martedì 21 luglio 2009

I vescovi sardi chiedono un piano industriale per l'isola. " No alla chiusura dell'ENI"

La conferenza episcopale sarda sostiene la lotta sindacali a tutela del settore industriale e dell'occupazione
«Sottoscriviamo la necessità di un piano straordinario per le politiche industriali in Sardegna per i prossimi cinque anni, lo stanziamento di risorse aggiuntive e il dovere dell'Eni di non modificare la sua presenza nell'Isola prima che ci sia un serio inizio di riconversione industriale». I vescovi sostengono le richieste sindacali per «ottenere le bonifiche delle aree industriali gravemente inquinate, la compensazione dei maggiori costi dell'energia, l'istituzione di una zona franca integrale per la Sardegna, il riconoscimento della continuità territoriale per le merci e la revoca della soppressione del servizio marittimo ferroviario a Golfo Aranci». a conc,usione del documento un monito: «La disoccupazione, prima ancora che una piaga economica, è un disastro antropologico».

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