Anche in Sardegna il SI ai referendum sull'acqua ottengono percentuali bulgare: 98 % sia per quello relativo alla gestione del servizio pubblico sia per quello sulla remunerazione del capitale investito. Le ipotesi sono due: o i sardi sono soddisfati di Abbanoa, società a capitale internamente pubblico che ha in pratica il monopolio della gestione dell'acqua nell'isola, responsabile di continui disservizi e carica di centinaia di milioni di euro di debiti, o non hanno capito che con il loro SI hanno dato il consenso al mantenimento dello status quo. Con l'aggravante che poichè è stata abrogata l'obbligatorietà del ricorso all'evidenza pubblica, l'assegnazione delle concessioni dei servizi pubblici ( non solo quello dell'acqua) potrà essere effettuata da parte degli senza alcuna gara d'appalto e con modalità totalmente arbitraria.
Insomma: un gran bel passo avanti in direzione dell'efficenza
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