mercoledì 28 dicembre 2011
Aumentano i prezzi e i ricavi dall'agnello per gli allevatori sardi. Il sistema dell'asta al rialzo
Migliorano le quotazioni della carne di agnello grazie sopratutto a nuove forme di associazionismo tra gli allevatori. I pastori sardi hanno lanciato il sistema dell'asta che propone il prezzo al rialzo e supera la contrattazione tra singoli operatori: il giovedì gli allevatori rendono noto il numero presunto di capi in vendita e il sabato ogni ditta di macellazione comunica i rispettivi prezzi con l'aggidicazione al migliore offrente. In questo modo si è risucti a spuntare un prezzo superiore di 50 centesimi al chilo rispetto all'anno scorso. Da novembre a oggi 1 e mezzo di agnelli sono stati venduti per 90 milioni di euro di ricavi. All'asta pertecipano i 3500 allevatori sardi su 12000 che possiedono il marchio europeo di indicazioni geografica protetta. E i promotori dell'iniziativa sottolinea che la remunerazione sarebbe ancora maggiore se ci fossero più allevatori con il marchio
sabato 24 dicembre 2011
Graziano Milia decaduto da presidente della provincia di Cagliari dopo la condanna definitiva per abuso d'ufficio
Dopo la condanna in via definitiva a un anno e 4 mesi per abuso di ufficio, il già dimissionario presidente della provincia di Cagliari ed esponente del PD Graziano Milia risulta decaduto dall'ufficio in virtù dell'interdizione dai pubblici uffici prevista per la stessa durata della pena principale. La condanna di Milia riguarda una serie di provvedimenti, ( assegnazione gratuita di terreni comunali, concessioni edlizie e autorizzazioni paesaggistiche in violazione alla legge) compiuti tra il 2000 e il 2003 quando ricopriva la carica di sindaco di Quartu Sant'Elena. Milia verrà sostituito ad interim dal vice presidente della Giunta provinciale Angela Quaquero fino alle prossime elezioni che avverranno con le modalità previste dalla manovra Monti ( cioè elezioni del solo presidente della provincia, del Consiglio provinciale con massimo di 10 membri e l'abolizione della Giunta provinciale secondo quanto stabilirà una legge da approvare entro il 31 dicembre 2012)
mercoledì 21 dicembre 2011
Le pensioni dei sardi: il 93% con meno di 1500 euro al mese
La mancata indicizzazione all'inflazione delle pensioni prevista dalla manovra Monti colpirà solo in minima parte la Sardegna: difatti 93% dei 470000 pensionati residenti nell'isola prendono meno di 1500 euro al mese, al di sotto della soglia prevista dal governo. Una situazione positiva che è l'altra faccia delle condizioni di disagio in cui versano i pensionati sardi. Una grossa fetta sono pensioni sociali e di reversibilità molto basse. Relativamente più privilegiati sono i dipendenti settore pubblico inpdap e chi come i lavoratori dell'industria hanno potuto versare i contributi con più regolarità: costoro ricevono pensioni più alte e saranno colpiti dal blocco delle indicizzazioni.
lunedì 19 dicembre 2011
Per i sindacati nel 2011 tasso di disoccupazione al 14% in Sardegna
Il tasso di disoccupazione in Sardegna è al 14 %contro il 9% della media nazionale. 50000 i posti persi mentre i 25000 nuovi contratti sono quasi tutti a tempo determinato: queste le conclusioni dei sindacati che interpretano i dati ISTAT aggiornati al terzo trimestre 2011 a testimoniare la drammatica situazione del mercato del lavoro nell'isola. E secondo uno studio Manpower per il 2012 si prevede un ulteriore calo del 4% per l'occupazione.
Sassari-Olbia: Corte dei conti autorizza finanziamento di 850 milioni
Dopo 6 anni finalmente la questione della Sassari-Olbia sembra giunta a una soluzione: la corte dei conti ha sbloccato i finanziamenti per 850 milioni di euro necesssari a cominciare i lavori per mettere in sicurezza una della strade più pericolose dell'isola. Il senatore Beppe Pisanu ha accolto con entusiasmo la notizia sottolineando la grande importanza dell'opera per l'economia del nord Sardegna: i cantieri potrebbero aprirsi già da gennaio
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venerdì 16 dicembre 2011
La rete dei porti sardi contro la tassa sulle barche del governo Monti
La tassa sul lusso per le imbarcazioni disposta nella manovra salva-Italia dal governo Monti rischia di allontanare i turisti dalla Sardegna. Lo afferma il consigliere regionale ( MPA) e presidente del consorzio della rete dei porti sardi Franco Cuccureddu secondo cui a pagare il conto sarà il turismo nautico dell'isola a vantaggio dei porti di Baleari, Costa Azzurra e Malta, mentre la Corsica subirà gli effetti negativi della mancanza di attrattiva dell Sardegna. I conti sono presto fatti: 5 euro di tassa per una barca di 12 metri ; 570 euro al giorno per un maxiyacht. La rete dei Porti ricorrerà in sede europea contro la tassa che colpendo non il possesso delle barche, ma l'ormeggio nei porti violerebbe la libertà di circolazione dei cittadini. La speranza è che la Corte di giustizia bocci il provvedimento come avvenne per un'analoga misura assunta dalla giunta Soru. Secondo Cuccureddu " è una tassa che colpirà i diportisti, mentre gli yacht dei ricchi sono iscritti nei registri commerciali e dunque verranno esonerati."
Rapporto Inail: calano gli infortuni sul lavoro nel 2010
Il rapporto annuale Inail per la Sardegna presentato a Cagliari conferma anche per il 2010 l'andamento in calando degli incidenti sul lavoro: gli infortuni sono stati 15.967, il 4,3% in meno rispetto al dato (16.680) del 2009. Grave il bilancio dell'agricoltura da cui proviene il 16% degli incidenti nonostante il settore occupi solo il 5% dei lavoratori sardi. Ugualmente elevato il dato dell'edilizia con 1.662 infortuni su 56 mila occupati, mentre in netto calo ( -21%) sono gli infortuni connessi alla circolazione stradale, passati da 1.283 a 1.014 . Sono diminuite anche le morti sul lavoro del 34%: sono state 27 nel 2010, 14 in meno rispetto al 2009.
mercoledì 14 dicembre 2011
Sbloccati 8 milioni per risarcimenti sull'uranio impoverito
Il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sull'Uranio impoverito Rosario Costa in visita a Capo Frasca, nell'oristanese ha annunciato lo sblocco di 8 milioni di euro per militari e civili che si sono ammalati in zone di guerra o in prossimità di un poligono. I fondi sono erogati dal ministero di difesa e verranno accolti un centinaio di ricorsi.
lunedì 12 dicembre 2011
Il ministro della giustizia Paola Severino visita il carcere di Buoncammino a Cagliari
Il nuovo ministro della giustizia Paola Severino ha scelto Cagliari per fare il suo primo gesto significativo del suo mandato con la visita il carcere di Buoncammino, da molti ritenuto invivibile. La Severino si è intrattenuta per due ore con i detenuti e il personale del carcere. In particolare si è intrattenuta con le compagne di Monia Bellafiore, la donna di 42 anni suicidatasi una settimana fa. Il ministro ha annunciato l'imminente apertura del carcere di Utae in più in generale ha evidenziato la necessità di trovare nuove forme di detenzione per decongestionare le carceri e incrementare il personale della polizia penitenziaria, costretto a operare in condizioni precarie e facendo turni massacranti.
Sciopero generale anche a Cagliari e Sassari contro la manovra del governo Monti
Per lo sciopero generale di tre ore indetto da Cgil, Cisl e Uil manifestazioni anche a Cagliari e sassari contro la manovra di tagli e tasse del governo Monti e contro la politica economica della regione.
Il corteo del capoluogo sardo con seimila partecipanti è partito da Piazza del carmine davanti al Palazzo del goveno dove i segretari regionali delle confederazioni sindacali hanno spiegato le ragioni della protesta al prefetto di Cagliari, Giovanni Battista Tuveri per dirigersi sino agli studi Rai di viale Bonaria per chiedere di ottenere con un presidio massima visibilità anche nazionale all'evento cagliaritano. Manifestazione anche nel capoluogo turritano anche qui davanti alla prefettura in Piazza Italia.
Il corteo del capoluogo sardo con seimila partecipanti è partito da Piazza del carmine davanti al Palazzo del goveno dove i segretari regionali delle confederazioni sindacali hanno spiegato le ragioni della protesta al prefetto di Cagliari, Giovanni Battista Tuveri per dirigersi sino agli studi Rai di viale Bonaria per chiedere di ottenere con un presidio massima visibilità anche nazionale all'evento cagliaritano. Manifestazione anche nel capoluogo turritano anche qui davanti alla prefettura in Piazza Italia.
sabato 10 dicembre 2011
Il movimento referendario sardo raggiunge 5000 firme per i suoi dieci quesiti
Il movimento referendario sardo ha annunciato di aver già raccolto 5000 firme per i dieci referrendum che a detta dei promotori "cambieranno la Sardegna". L'obiettivo è raddoppiare il numero di sottoscrizioni prima di Natale. I dieci quesiti riguardano l'abolizione delle Province e della legge regionale che determina il numero e l'indennita del consiglieri regionali (referendum abrogativi); l'abrogazione del voto segreto in Consiglio regionale, dei consigli di amministrazione degli enti regionali, e l'elezione di un'assemblea costituente per la scrittura del nuovo Statuto dell'autonomia (referendum consultivi).
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