I tre segretari territoriali di CGIL CISL e Uil hanno illustrato a Cagliari dati davvero inquietanti sulla situazione occupazionale della provincia. Calo del 18% in un anno nei consumi dei beni di prima necessità. Ci sono 5000 imprese in meno rispetto all'anno scorso e diecimila iscritti in più ai centri per i servizi del lavoro della provincia: il tasso di inattività dei giovani fino ai 35 anni è del 31%. Dal 2008 ad oggi un quarto degli addetti nell'edilizia non trova più lavoro. per i sindacati c'è crisi degli occupati negli appalti per il settore petrolchimico di sarroch industria che però continua a fornire migliaia di posti di lavoro.
A rischio migliaia di occupati nei call center che per di più prendono stipendi in media poco superiori ai 600 euro mensili. Nonostante la crisi del terziario cagliari mantiene nicchie di eccellenza nella sanità, nell'università e nella ricerca. Interessanti anche le prospettive di crescita nel turismo: disponibili per il parco di Molentargius 26 milioni di euro ma occorre un progetto di ampio respiro che vada oltre la valorizzazione del patrimonio naturalistico
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