Dura denuncia della Giunta sezionale sarda dell'Associazione nazionale magistrati che in una nota ha dichiarato come "In Sardegna le carenze delle procure della Repubblica hanno ormai da tempo raggiunto livello intollerabile, con punte del 100% a Lanusei, del 67% a Nuoro, del 50% a Tempio Pausania e del 33% a Oristano". "la totale assenza di garanzia di tutela dei diritti" e chiedendo che venga consentito "anche ai magistrati di prima nomina di essere assegnati agli uffici requirenti".
Secondo l'Anm, quest'emergenza deriva appunto dalla scelta politica, inserita nell'ordinamento giudiziario, di vietare l'assegnazione di magistrati di prima nomina alle procure della Repubblica. "La preoccupazione di evitare che magistrati con la sola esperienza del tirocinio possano svolgere le funzioni di Pubblico ministero, alla base dell'attuale divieto, e' ormai incompatibile con l'attuale assetto delle procure e, in particolare, con l'importante grado di controllo attribuito al procuratore della Repubblica sull'attivita' compiuta dai sostituti".
"Il ministro della Giustizia ha ritenuto di poter favorire la copertura delle sedi meno ambite affidandosi unicamente alla previsione di incentivi economici e di carriera ai trasferimenti, previsione certamente inefficace se solo si pensa che in Sardegna, nell'ultimo anno, un solo magistrato ha chiesto il trasferimento in un Ufficio requirente (dalla procura di Lanusei a quella di Oristano) (.......) E' comunque un rimedio che potrebbe essere efficace in una fase emergenziale, ma che non puo' certo essere affidabile se l'emergenza e' strutturale e perenne".
La soluzione a questa situazione di estrema gravità secondo l'ANM è quella di consentire anche ai magistrati di prima nomina di essere assegnati agli uffici requirenti, come e' sempre stato senza che si siano mai verificati inconvenienti di rilievo.
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