Acque agitate nel Banco di Sardegna. Per undici tra dirigenti, funzionari e dipendenti dell'istituto di credito isolano il pm di Nuoro Mariangela Passanisi ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di usura aggravata. Si tratta degli ex presidenti del Banco Lorenzo Idda e Antonio Sassu, dell’attuale Franco Antonio Farina , dell’ex vice presidente Ivano Spallanzani , dei due due direttori della filiale di Macomer, Giuseppe Secchi e Giuliano Tronci, dell’impiegata Giuliana Faedda, gli avvocati Salvatore Angelo Sanna, responsabile del servizio legale, e Franco Sanna, i funzionari Andrea Masia e Annamaria Pisanu, addetti all’ufficio recupero crediti del servizio legale del Banco.
L'inchiesta parte dalla denuncia di due commercianti di Bosa, Giovanni Maria Mareddu e Giovanna Cadau che per cominciare la loro attività di ristorazione chiedono un prestito al Banco di Sardegna per 370 milioni delle vecchie lire. Nel 1998 la Banca chiedeva che venissero versati a restituzione delle somme dovute 330 mila euro, con un tasso di interesse superiore al 200%. I Coniugi Mareddu riuscivano a versare 260 mila euro ma la bianca chiese un ulteriore pagamento di 500 mila euro, con un tasso di interesse che si aggirava sul 500%.
Il Banco di Sardegna da parrte sua ha sempre affermato di aver agito attenendosi alla normativa, applicando i regolari tassi di mercato dell'epoca.
ora ci sarà l'udienza preliminare nella quale il gup deicerà se rinviare a giudizio gli indagati o proscioglierli e dichiarare il non luogo a procedere.
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