mercoledì 9 dicembre 2009

Le speculazioni sull'eolico in Sardegna e i profitti delle multinazionali

Perchè molte multinazionali si stanno buttando nel nuovo business dei parchi eolici costruiti a mare? il motivo sono le notevoli agevolazioni pubbliche: lo stato riconosce un contributo di 200 euro per ogni megawatt installato; gli altri stati europei molto meno; la Polonia 90 euro, la Danimarca 57 euro. la legge 488 sugli investimenti al sud dilata la convenienza finanziaria per ogni 100000 euro dati dalla Spagna l'Italia ne da un milione; inoltre la Sardegna non dispone di una tutela delle coste che permette alle multinazionale di trattare solo con il governo nazionale bypassando il controllo degli enti locali. Quindi possono installare con agio le pale eoliche, abbruttendo il paesaggio e allontanando i turisti verso altre regioni, versando i diritti solo allo Stato non lasciando in Sardegna né soldi né posti di lavoro. E in molti casi abbandonano gli impianti dopo aver incassato i contributi come è avvenuto sul monte Arci per il quale è in corso una battaglia anche legale di recupero ambientale che si preannuncia lunga. Ma nel 2011 questo regime finisce e le multinazionali hanno tutto l'interesse ad affrettare i tempi per la costruzione di nuovi impianti che hanno fornito loro un utile lordo aumentato di otto volte negli ultimi anni.

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