lunedì 20 settembre 2010
Inchiesta Mineraria Silus: ipotesi truffa per l'erario di 130 milioni di euro
Prende forma l'inchiesta della Guardia di Finanza sul presunto sperpero di soldi pubblici destinati alla Mineraria Silius. Fondi pubblici per un valore di ben 130 milioni di euro erogati in 10 anni a partire dal 1996. Stanziamenti divenuti oggetto di una procedura di infrazione da parte dell'UE. 11 persone hanno ricevuto l'avviso di garanzia per peculato e turbativa d'asta tra cui ben tre assessori all'industria: Andrea Pirastu, Concetta Rau, Giorgio la Pisa. Assieme a loro Luigi Fadda, ex direttore generale dell'assessorato, Franco Martucci, il commissario liquidatore dell'Ente. Secondo gli inquirenti la truffa ai danni dell'erario si sarebbe basata su consulenze fasulle che certificavano un'inesistente produttività del sito minerario in cui in realtà non si svolgeva alcuna attività estrattiva. La Spisa si è difeso dichiarando: "fondi stanziati dal Consiglio Regionale. abbiamo tenuto contro della disperazione di tante famiglie
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