Cgil, Cisl e Uil della Sardegna annunciano uno sciopero generale a luglio contro la crisi drammatica che sta coinvolgendo l'industria dell'isola. Per il leader della Cgil Enzo Costa «Si tratta di costruire una mobilitazione che porti la crisi sarda a Palazzo Chigi. Occorre dare forza alle rivendicazioni della Sardegna: questa crisi non si può risolvere tutta in casa nostra» Secondo il leader regionale della Cisl, Mario Medde, «la manifestazione di piazza non basterà. Chiediamo al presidente Cappellacci di fissare, entro la fine del mese, un incontro con il Governo nazionale, per siglare un accordo di programma che difenda i siti produttivi esistenti». Sempre più sardi spofondano a un livello di reddito che li pone oltre la soglia della povertà. E poi ci sono le macerie economiche e sociali lasciate dalle tante multinazionali cheoperavano nell'isola: dall'Unilver alla Rusal,passandso per l'inglese Ineos. Une risposte che secondo i sindacati richiedono energiche risposte a livello regionale ma anche e sopratutto da parte del governo.
Nessun commento:
Posta un commento