mercoledì 23 settembre 2009
Portovesme: Sequestrato il bancino dei fanghi rossi. Ipotesi di disastro ambientale per Eurallumina
I carabinieri del Noe sono intervenuti questa mattina a Portovesme su richiesta del gip per sequestrare il bacino dei fanghi rosse, che si estende per 60 ettari e l'area delle "sala pompe" dell'Enel, di pertinenza della vicina centrale elettrica. Il sequestro è avvenuto a seguito di ujn indagine cominciata il marzo scorso quando un tubo si ruppe versando un imponente quantità di acqua di falda che da successivi analisi risultò fortemente inquinata da fluoruri, boro, manganese e arsenico in percentuale superiore ai limiti previsti dalla legge. Da qui le ipotesi di reato avanzate dal gip nei confronti Eurallumina: disastro ambientale doloso con inquinamento delle acque di falda causato dal cosiddetto bacino dei fanghi rossi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento