In Sardegna si spreca ancora troppo denaro pubblico. E' questa l'amara considerazione fatta a Cagliari in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario dal presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, Antonio Vetro. Alcune leggi come la 488 hanno permesso a troppi pesudo-imprenditori di prender i soldi dei finanziamenti e scappare letteralmente con il maltolto sena aver messo in piedi alcuna reale attività . L'ammontare accertato di questo tipi di sovvenzioni che si traducono in sprechi si aggira sui 23 milioni di euro. Tra gli sprechi un capitolo a parte meritano i c.d enti inutili: caso emblematico quello del Cisi (Centro internazionale di studi imprenditoriali), ente regionale fondato nel 2000, soppresso nel 2002 «senza che avesse iniziato l'attività istituzionale prevista». Ma spendendo somme ingenti. Per questo la Corte ha condannato il presidente della Regione (dell'epoca) Italo Masala a restituire all'erario 470 mila euro, il presidente del Cisi Andrea Sechi (60 mila) e il segretario generale Giuliano Gabriele Guida (66 mila).
Il presidente nella sua relazione ha denunciato come nonostante sprechi e malversazioni siano in aumentano, i controlli esterni si facciano sempre più rari
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