venerdì 13 febbraio 2009

I programmi di Soru e Cappellacci su politiche sociali e sanità

Renato Soru dichiara che opererà nella sanità per il miglioramento delle strutture, per dare maggior ruolo alla ricerca, anche attraverso la valorizzazione secondo il merito, delle competenze scientifiche. Il centro sinistra sostiene come punto di forza il fatto che l'investimento regionale sulle politiche sociali è più che raddoppiato, passando dai 280 milioni di euro del 2004, ai 621 milioni di euro del 2008 con interventi riguardanti le politiche per la casa, il contrasto alla povertà, la costruzione di asili nido, la formazione della pubblica amministrazione. Soru si propone anche di dare maggior sostegno alle famiglie non solo proseguendo nell'incremento dei nidi, ma anche con assegni per le famiglie in difficoltà e appoggiando le adozioni e gli affidi. Previste anche delle politiche per favorire l'integrazione dei migranti.
La parola d'ordine di Cappellacci è più servizi alla persona, alle famiglie e sanità. un ruolo cardine dovrebbe averlo l'stituzione di un dipartimento per la famiglia alle dipende funzionali del Presidente della Regione con scopi, di programmazione, coordinamento, indirizzo e al monitoraggio delle strutture a sostegno delle famiglie. Vengono promessi interventi concreti per ciò che concerne la Tutela delle gestanti nei luoghi di lavoro, il miglioramento delle sale parto in tutte le strutture disponibili, lo sviluppo dei servizi di tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, un piano casa che consenta di ridurre del 30% il costo di costruzione degli immobili con la possibilità di erogare contributi a fondo perduto , l'implementazione delle carceri per consentire una migliore qualità della vita ai detenuti.
Per la sanità il centro destra accusa Soru di aver assunto provvedimenti di facciata. Cappellacci intende riformare il sistema sanitario in modo da favorire la competitività interna ed esterna delle strutture e ridurre le liste di attesa dei cittadini attraverso anche la sempificazione e l'informatizzazione dei servizi offerti. Previsto anche l'introduzione nelle scuole di programmi di educazione sanitaria.

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