L'omofobia è in ripresa in Sardegna. E' quanto denuncia il Mos, movimento omosessuale sardo dopo i casi di aggressione che hanno colpito prima un giovane di Villacidro, Roberto Collu, quindi un trentenne di Siniscola inseguito picchiato e quasi sottoposto a violenza sessuale da un branco, infine i colpi di fucile sparati a Platamona, nel sassarese contro Antonello Depalmas.
''I casi citati - scrive in una nota il MOS - sono noti perche' apparsi sui giornali o comunque denunciati alle forze dell'ordine. Ma non sono che la punta dell'iceberg, considerato che il 99% delle vittime preferisce non denunciare. Per paura, per vergogna, per i sensi di colpa che la mancata accettazione della loro sessualita' comporta. Ma anche per il timore di perdere il posto di lavoro che, in un momento di crisi come questo, non e' un fattore secondario''. Dal 2008 il telefono amico del Mos ha ricevuto diverse denunce e, tramite passaparola, e' venuto a conoscenza di ''una realta' sempre piu' violenta e aggressiva nei confronti di chi e' considerato diverso''.
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