Nel protocollo d'intesa firmato ieri a Roma da Governo, Rusal, sindacati e Regione sembrano esserci le condizioni per riprendere in futuro l'attività dell'Eurallumina. E' stata decisa la chiusura degli impianti per 12 mesi a partire dal 1 aprile ma una costante manutenzione al fine di renderli pronti alla ripresa della produzione. Prevista cassa integrazione per i dipendenti anche per quelli dell'indotto in deroga con il sostegno della Regione. Nel periodo di cassintegrazione i dipendenti faranno costantemente corsi di aggiornamento
previsti investimenti per 120 milioni di euro: la costruzione di un nuovo bacino per lo smaltimento dei residui della bauxite e l'utilizzo di un nuovo tipo di minerale proveniente dalla Guinea dove la Rusal ha in proprietà delle miniere. previsto inoltre un iter accelerato per il rimborso dei crediti IVA vantati dall'azienda oltre 20 milioni di euro, che li utilizzerà per pagare i fornitori.
Soddisfatto Piero Cossa dell CGIL: «L'accordo firmato a Roma per l'Eurallumina sarà da monitorare affinché venga applicato fino in fondo ma possiamo dire fin da ora che è un fatto positivo che siano stati presi impegni precisi per riaprire la fabbrica entro un anno»
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