Nell'ultimo rapporto della DIA sulla criminalità in Sardegna si parla di prostituzione, traffico di stupefacenti (dove sta emergendo al criminalità nigeriana), ma anche del giero di denaro sospetto che fa capo alla comunità cinese residente nell'isola. Ad insospettire è«l'immigrazione di cittadini cinesi che impiantano attività commerciali ed istituiscono circoli culturali e ricreativi, acquistando edifici commerciali a prezzi sensibilmente più alti di quelli di mercato a dimostrazione di una grande disponibilità di contante di cui non si riesce a individuare la provenienza.
I lmagistrato relatore del rapporto Olga Capasso non punta il dito su nessuna attività in particolare anche perché si tratta di valutazioni che non trovano riscontro in inchieste penali. Ma sottolinea: «Anche qui, come altrove in Italia, si registrano da parte di immigrati cinesi acquisti di immobili in contanti a prezzi più alti di quelli di mercato,a dimostrazione di grandi disponibilità finanziarie di
dubbia origine».
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