martedì 21 aprile 2009
Chimica sarda: Sartor potrebbe rinunciare
L'accordo che dovrebbe rilanciare la chimica sarda di nuovo a rischio. L'imprenditore veneto Fiorenzo Sartor che avrebbe dovuto rilevare gli impianti di Macchiareddu e Porto Torres starebbe pensando di gettare la spugna a causa dei sempre maggiori debiti che gravano sulle fabbriche da lui appena acquistate. Sartor oltre una ottantina di milioni di debiti pregressi ora dovrebbe pagare quattro milioni al mese anche per le spese di fornitura dei prodotti targati Eni e Ineos. Il sindaco di Porto Torres Luciano Mura non esita a lanciare accuse a «Ineos e Syndial che nonostante la fornitura sia continuativa, vogliono applicare un aggravio su base mensile per Vinyls Italia di 4 milioni di euro, appellandosi alla non chiarezza della clausola contrattuale. Questo aggravio porterebbe Sartor a liquidare la società appena acquistata e ad avviare le procedure di cassa integrazione per tutti i dipendenti, con il definitivo tramonto di sviluppo della chimica sarda»
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