Secondo la confcommercio di Cagliari il test di Pasqua nellla sardegna meridionale è andato bene.
Il consueto campione significativo di strutture alberghiere interpellato dall'organizzazione di categoria ha confermato di aver avuto presenze sostanzialmente in linea con i dati dello scorso anno (80% degli intervistati), mostrandosi moderatamente soddisfatto per il risultato ottenuto. Cagliari, in particolare, evidenzia segnali positivi, soprattutto per quanto riguarda le strutture di qualita'.
Altra novita': durante le vacanze pasquali - segnala Confcommercio - i turisti hanno consumato di piu' prodotti sardi. L'indagine condotta dal centro studi dell'organizzazione ha confermato i dati delle previsioni che stimavano i ristoranti tradizionali aperti nel 74% dei casi, con una spesa media per ospite prossima ai 42 euro per il pranzo di Pasqua.
"Il ritorno alle tradizioni gastronomiche locali - osserva Giancarlo Deidda, presidente della Confcommercio della provincia di Cagliari - sta premiando i locali piu' attenti che hanno scelto di cucinare prodotti appartenenti alla nostra tradizione gastronomica, con uno sguardo all'innovazione e uno al contenimento dei prezzi, indispensabile per fidelizzare la propria clientela".
"Molti esercenti - prosegue Deidda - stanno poi optando verso la spesa a chilometro zero, proponendo cioe' menu' che garantiscano piatti preparati con ingredienti del nostro territorio, riducendo in tal modo i costi di approvvigionamento con l'obiettivo di mantenere, il piu' possibile, i prezzi invariati". (AGI)
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